9 Gennaio 2023
Come regolarizzare il ciclo mestruale?
Il ciclo irregolare è una realtà con cui molte donne devono convivere. Se un ciclo regolare dura dai 28 ai 36 giorni, di quello irregolare non si può mai essere certi. E allora come si fa a calcolare il giorno di inizio?
Prima di entrare nel vivo del discorso, in caso di ciclo particolarmente ballerino un’ottima idea è sempre fare una capatina da un medico capace di metterci a nostro agio. Nel caso in cui il ciclo mestruale fosse irregolare a causa di alcune patologie sottostanti, potremmo risparmiarci una grande quantità di diete o di consigli olistici vari!
Quando il ciclo è irregolare?
Si possono considerare “irregolari” tutte quelle mestruazioni che si manifestano con cadenza troppo ravvicinata tra loro, o troppo distanti rispetto ai parametri del ciclo regolare (28-36 giorni). Fa parte dell’irregolarità anche l’assenza di mestruazioni, ovvero l’amenorrea.
Fa parte della banda degli irregolari anche l’eventualità in cui il ciclo salti del tutto, lasciandoci belle spiazzate e incerte sul da farsi. I dottori affermano che fino a tre volte l’anno può accadere: il nostro corpo è perfettamente imperfetto, e dunque non dovremmo preoccuparci troppo. Tuttavia, è bene analizzare i ritardi e i salti mestruali quando si ripetono con cadenza – scusate il gioco di parole – regolare.
Se l’incertezza è un appuntamento fisso, potrebbe dunque essere meglio ricorrere al parere esperto di un bravo ginecologo. Ciò detto, è buona regola parlare con un medico se ci accorgiamo che il nostro ciclo, spesso e volentieri, cade con frequenza inferiore ai 18 o superiore ai 40 giorni. A dirla tutta questa regola vale sempre, anche per quelle di noi che sono più puntuali di un orologio svizzero.
Prima di farsi prendere dall’ansia è comunque bene ricordare che è perfettamente normale riscontrare cicli mestruali irregolari in questi casi:
- Dopo il menarca, ovvero la prima mestruazione
- Durante l’allattamento e dunque il post-partum
- Nel periodo della pre-menopausa
- Nel periodo subito successivo all’interruzione di una terapia ormonale/anticoncezionale
Situazioni ormonali scombussolate, come quelle elencate, possono rendere irregolare il nostro ciclo. È possibile e molto probabile che la situazione si risolva da sola, ma perché non parlarne con la ginecologa alla prossima vista? Giusto per stare tranquille.
Quali sono le altre cause del ciclo irregolare?
La letteratura scientifica afferma che il ciclo mestruale è regolato dall’ipotalamo e dall’ipofisi. Se queste ghiandole non funzionano bene per via di un problema fisico – ma anche di un periodo di forte stress – ecco che si manifesta il ciclo irregolare. Esso può essere causato da:
- Forti perdite di peso
- Alimentazione sbilanciata o scorretta
- Attività fisica troppo intensa
- Assunzione di farmaci specifici
- Problemi alla tiroide
- Ovaio policistico
- Fibroma uterino
- Polipi nell’endometrio o cisti ovariche
La maggior parte delle cose che vedi in questo elenco non possiamo autodiagnosticarcele. La diagnosi del medico ginecologo può spiegare tante altre unicità che il nostro corpo, a differenza di quello delle nostre amiche, presenta.
Ciclo irregolare: come regolarizzarlo?
Senza visita ginecologica, è opportuno lasciar perdere ogni tipo di intervento casereccio per provare a ridurre i fastidi provocati dal ciclo irregolare. A volte il problema non può essere risolto senza una diagnosi medica: pensiamo per esempio alla presenza di polipi, i quali verranno identificati attraverso il pap test ed eventualmente rimossi con un’operazione chirurgica.
Altre volte, anche la miglior dieta possibile, accompagnata da uno stile di vita equilibrato, non può fare il miracolo che invece fa la pillola ormonale a base di estroprogestinici. È consigliata a tutte le donne in periodo fertile che soffrono di irregolarità o di cicli mestruali molto dolorosi, oltre che altri problemi annessi e connessi. Esistono tantissime pillole in commercio, e con un po’ di fortuna, insieme al ginecologo, potremo trovare quella più adatta noi.
Nel caso in cui il ciclo fosse particolarmente breve, il dottore potrebbe consigliare una terapia a base di estroprogestinici o progesterone – specialmente nelle donne sopra ai 40 anni e che non desiderano avere figli.
Il consiglio spassionato che ci sentiamo di dare è quello di prendersi cura di sé, evitando gli eccessi ed evitando di farne un’ossessione. Una volta discussa la questione con il medico curante, sarà più semplice imparare ad accettare il proprio corpo, così com’è fatto, o porvi rimedio in maniera concreta e saggia.