1 Giugno 2023
Igiene intima: 5 miti da sfatare
La maggior parte delle donne conosce bene l’importanza di una corretta igiene intima, considerata da molte come uno dei gesti quotidiani più importanti per prendersi cura di se stesse.
Nonostante ciò, il mondo dei genitali femminili è ancora considerato un tabù in Italia per circa una donna su due: parlare di sessualità, igiene e problemi intimi non è ancora così semplice, anche se si tratta di argomenti rilevanti e che certamente stimolano la curiosità.
Questa reticenza a confrontarsi con persone di fiducia o con esperti (medici e ginecologi) porta inevitabilmente al proliferare di molti falsi miti, che continuano a circolare creando abitudini assolutamente prive di fondamenti.
Ma la zona genitale ha bisogno di un’igiene corretta e costante, per questo è importante che attorno a queste tematiche si crei quanta più educazione e informazione possibile. Detergere adeguatamente l’area vulvare ci aiuta a preservare il benessere della zona genitale, prevenire le principali patologie ginecologiche e fare da supporto alle più comuni problematiche intime.
Quindi, sfatiamo subito insieme i 5 principali “falsi miti” sull’igiene intima!
1) Lavarsi molto frequentemente migliora l’igiene
Molto spesso si pensa che le aree genitali abbiano bisogno di una pulizia particolarmente intensa per mantenersi fresche e in perfetta salute, ma in realtà non è una credenza del tutto esatta. Infatti, la zona intima è regolata da complessi equilibri, che una detersione troppo frequente o troppo aggressiva potrebbe alterare.
Inoltre, gli organi genitali femminili possiedono straordinarie capacità di difesa e autopulizia grazie al prezioso microbioma, quell’insieme di microorganismi che colonizzano la vagina e ne salvaguardano il benessere. Lavarsi troppo spesso, specialmente se con prodotti non adeguati, potrebbe alterare questo delicato equilibrio, favorendo le irritazioni e le infezioni intime.
È quindi fondamentale capire ogni quanto lavarsi e con che tipo di prodotto: farlo troppo poco o troppo spesso sono entrambi errori potenzialmente dannosi per la nostra igiene intima. Un bidet delicato o una detersione specifica sotto la doccia, un paio di volte al giorno, sono più che sufficienti per mantenere pulita l’area genitale, anche durante i giorni del ciclo.
2) Depilarsi completamente migliora l’igiene intima
La depilazione totale delle parti intime è un’abitudine legata alle mode, anche se è effettivamente sempre più diffusa soprattutto tra le nuove generazioni. Le ragioni di questa tendenza sono molte e se da un lato il fattore estetico gioca un ruolo chiave, dall’altro è diffusa la credenza che l’assenza di peli migliori l’igiene della zona vulvare.
In realtà, a livello sanitario i suoi effetti sono esattamente contrari a quanto si pensa. La peluria che ricopre queste aree ha infatti una funzione ben precisa e contribuisce a difendere efficacemente la pelle dai microrganismi patogeni, proteggendo inoltre anche la fragile mucosa vaginale.
Eliminarli del tutto potrebbe di fatto aumentare il rischio di infezioni e malattie sessualmente trasmissibili, così come il rischio di dolore vulvare cronico, e favorire la comparsa di dermatiti, follicoliti e infiammazioni cutanee locali, ovviamente molto fastidiose e debilitanti. Insomma, la natura è particolarmente astuta quando si tratta di fornirci protezione e sicurezza, anche a livello intimo, quindi se decidiamo di modificarla è bene fare attenzione doppia alla sua cura!
3) Bisogna usare sempre il salvaslip
Molte donne indossano il salvaslip quotidianamente, per sentirsi più sicure ed evitare di sporcare la biancheria intima che indossano. Purtroppo però questi accessori, spesso realizzati con materiali sintetici, aumentano l’umidità e il calore dell’area genitale, favorendo la proliferazione dei patogeni e la comparsa di irritazioni, pruriti, arrossamenti e disequilibri.
Sarebbe quindi meglio limitare l’uso ai periodi di piccole perdite, cambiandoli comunque spesso e preferendo, quando possibile, un cambio in più di biancheria.
4) Un detergente vale l’altro
Il detergente intimo è un alleato indispensabile per la salute di ogni donna e sceglierlo non è affatto un’azione banale. Applicato giornalmente sulle zone intime, dev’essere specifico per questa parte del corpo e formulato con ingredienti delicati e rispettosi del pH fisiologico.
Nel suo INCI non dovrebbero esserci additivi e sostanze chimiche irritanti e la quantità di conservanti e profumazioni dovrebbe essere ridotta al minimo. Stesso discorso vale per gli agenti schiumogeni, il cui uso dovrebbe essere limitato, per evitare allergizzazioni: non è vero, infatti, che un prodotto che fa più schiuma pulisce di più o più a fondo, ma potrebbe invece causare secchezza o dermatiti nei soggetti più sensibili.
5) Le lavande interne sono utili per pulire la vagina
Tra i principali errori nell’igiene intima c’è proprio la convinzione che la vagina abbia bisogno di essere detersa dall’esterno. In realtà si tratta di una delle zone del corpo che possiedono le più straordinarie capacità autopulenti e non necessita assolutamente di un intervento esterno per mantenersi in salute.
Inoltre, i batteri che vivono qui sono per la maggior parte “buoni” ed eliminarli con lavande interne potrebbe causare effetti contrari a quanto sperato. Alterare il microbioma potrebbe esporre la vagina ad attacchi indesiderati di batteri patogeni e causare infezioni anche particolarmente serie e complesse da trattare.
Le lavande andrebbero utilizzate solamente in particolari situazioni e sotto stretto controllo medico, avendo sempre cura di utilizzare strumenti perfettamente sterili, che non introducano in vagina germi e impurità. In condizioni di equilibrio invece, l’idea migliore è quella di lasciare fare il lavoro alle fisiologiche secrezioni vaginali, che provvedono da sole a creare l’ambiente ideale per una perfetta salute intima, e utilizzare detergenti intimi specifici solo sull’area esterna della vulva.