19 Agosto 2021
Il ciclo mestruale e le sue fasi: ecco come funziona
Il corpo femminile è caratterizzato da un complesso equilibrio di meccanismi fisiologici, che regolano tutte le fasi del ciclo mestruale e che sono connessi con la fertilità.
Sono diverse le strutture e gli apparati che concorrono a questi delicati processi, quali ad esempio il sistema nervoso centrale, l’ipotalamo, l’ipofisi e le gonadi femminili: è infatti la secrezione di ormoni ipotalamici e ipofisari a influenzare la produzione di nuovi ormoni da parte delle ghiandole sessuali femminili, ossia le ovaie, e a mantenere una perfetta ciclicità nel ciclo mestruale.
Lo scopo di questi processi è quello di preparare l’utero ad accogliere l’eventuale gravidanza: un ciclo mestruale completo inizia il primo giorno delle perdite mestruali e si conclude con il primo giorno della successiva, in un periodo di solito compreso tra i 24 ed i 35 giorni.
Ma cosa succede tra una mestruazione e l’altra e quali sono esattamente le fasi del ciclo mestruale? Impariamo a conoscere più a fondo il nostro corpo e i suoi straordinari equilibri.
Il ciclo mestruale e le fasi ormonali
Le principali fasi del ciclo mestruale sono quattro: mestruazioni, fase follicolare, ovulazione e fase luteinica. La loro durata può variare leggermente da donna a donna, ma può anche modificarsi con il passare dell’età.
Mestruazioni: la prima fase del ciclo mestruale
La fase mestruale coincide proprio con i giorni delle mestruazioni, in cui si assiste al tipico sanguinamento del flusso: il giorno uno della mestruazione è considerato infatti l’inizio di questo primo momento del ciclo.
Se un ovulo del ciclo precedente non viene fecondato, i livelli di estrogeni e progesterone nel sangue si abbassano rapidamente e lo strato interno dell’utero (ossia l’endometrio), che si era ispessito per accogliere l’eventuale annidamento dell’ovulo fecondato e nutrirlo durante la gestazione, si sfalda espellendo sangue, tessuto e muco proprio attraverso il flusso mestruale.
I giorni delle mestruazioni sono la fase meno fertile del ciclo mestruale e durano normalmente circa 3/7 giorni.
Fase follicolare (o estrogenica) del ciclo mestruale
Anche la fase follicolare inizia con il primo giorno del ciclo mestruale e termina però poi con l’ovulazione. È l’ipotalamo a trasmettere un segnale all’ipofisi, sollecitandola a rilasciare l’ormone follicolo-stimolante (FSH): questo particolare ormone è in grado di stimolare la maturazione di uno dei follicoli ovarici a disposizione nelle ovaie, che viene detto anche “dominante”. I follicoli sono essenzialmente piccole sacche piene di liquido che si trovano all’interno delle ovaie e che racchiudono generalmente un uovo ciascuno, potenzialmente adatto, una volta maturo, ad essere fecondato.
In questa fase i livelli di estrogeni aumentano, anche sotto l’influenza del follicolo stesso, e provocano un ispessimento del rivestimento uterino, che ha lo scopo di creare, come già accennato, un ambiente adatto alla crescita e allo sviluppo del possibile embrione. La fase follicolare, che dura mediamente dal 6° al 14° giorno, viene anche detta proliferativa o estrogenica.
Ovulazione: la fase fertile del ciclo mestruale
La fase di ovulazione parte attorno al 14° giorno del ciclo, quando avviene un forte incremento dell’ormone luteinizzante (LH) che provoca la rottura del follicolo ovarico: l’ovocita, ora maturo, viene quindi espulso all’interno della tuba di Falloppio ed è pronto per essere fecondato. La cellula uovo scenderà poi verso l’utero, nel quale si anniderà se incontrerà uno spermatozoo e verrà fecondata.
Il momento dell’ovulazione, insieme ai giorni appena prima e appena dopo, coincide ovviamente con la fase fertile del ciclo mestruale. Questo periodo “esteso” è dovuto al fatto che la cellula uovo matura può sopravvivere circa 24 ore una volta espulsa dall’ovaia, mentre gli spermatozoi sono capaci di resistere all’interno dell’apparato riproduttivo femminile fino a 72/96 ore: perciò, è possibile che un ovulo venga fecondato anche 4/5 giorni prima o 1/2 giorni dopo l’avvenuta ovulazione.
Fase luteinica (o progestinica) del ciclo mestruale
In seguito all’ovulazione, quello che resta del follicolo che ha rilasciato l’uovo maturo si trasforma nel corpo luteo, in grado di produrre diversi ormoni, in particolare estrogeni e progesterone. Le quantità sempre più alte di progesterone in circolazione stimolano l’endometrio ad aumentare ulteriormente il suo spessore e a rendersi sempre più pronto per accogliere l’impianto dell’embrione e supportare una possibile futura gravidanza.
Proprio per queste trasformazioni dell’endometrio sotto l’effetto del progesterone la fase che separa l’ovulazione dalle mestruazioni successive è anche chiamata fase progestinica o fase secretiva del ciclo mestruale.
A questo punto possono avvenire due cose: l’instaurazione di una gravidanza o la prosecuzione verso il ciclo mestruale successivo. In caso di mancato concepimento, il corpo luteo si disgregherà e smetterà di produrre ormoni, provocando un rapido abbassamento dei livelli di progesterone ed estrogeni nel sangue. Questo fenomeno causerà quindi un nuovo sfaldamento della parete uterina e, insieme a una serie di altri complessi eventi fisiologici, guiderà verso l’inizio del successivo ciclo mestruale.
In caso invece di avvenuto concepimento, l’organismo prenderà una strada diversa, iniziando a produrre ad esempio la gonadotropina corionica umana (hCG), ossia il celebre ormone della gravidanza che i test da fare a casa riescono a rilevare anche molto presto. Mentre la cellula uovo fecondata giunge nell’utero e si annida sulle sue pareti, entrano in gioco rapidamente una serie di altri sofisticati meccanismi, che sono indispensabili a garantire il corretto proseguimento della nuova gravidanza.
La stabilità di questi cicli è tanto perfetta quanto fragile ed è uno dei processi più affascinanti che avvengono nel corpo umano.