19 Giugno 2018
Sintomi premestruali: cosa c’è da sapere
La sindrome premestruale è un insieme di sintomi sgradevoli che la maggior parte delle donne percepisce nei giorni che precedono l’arrivo della mestruazione. Si stima che riguardi circa l’80% delle donne in età fertile, che va approssimativamente dai 12 ai 50 anni, ma con caratteristiche e intensità diverse che variano a seconda del soggetto.
Capire che cosa succede nel corpo di ogni donna in questa lunga fase della vita, ogni mese, prima dell’arrivo della mestruazione, può chiarire tanti interrogativi a riguardo.
Sindrome premestruale: cause
Il ciclo mestruale non è rappresentato dalla sola mestruazione bensì da una complessa concatenazione di eventi che porta a un vero e proprio ciclo di umore e ormoni, al termine del quale ogni mese – se non ha inizio una gravidanza – si verifica la fuoriuscita di sangue vera e propria chiamata, per l’appunto, mestruazione.
Ogni mese vengono inizialmente prodotte quantità crescenti di estrogeni fino ad arrivare al picco che rende possibile l’ovulazione, a metà mese circa. Questi ormoni fanno sentire bene, tanto che l’umore durante l’ovulazione può essere quasi euforico. Ciò avviene perché la natura ha fatto in modo che la donna si senta più disponibile agli incontri quando è fertile: il fine biologico di tutto questo, infatti, è la riproduzione della specie.
Nella seconda parte del mese, però, gli estrogeni diminuiscono lasciando il posto al progesterone. Questo ormone (pro gestazione, cioè pro gravidanza) rende il seno più teso, prepara l’utero a una possibile gravidanza, trascura il benessere della mucosa vaginale. Appena prima della mestruazione c’è poi un brusco calo del progesterone e dei pochi estrogeni rimasti, grazie al quale può iniziare il flusso di sangue che, svuotando l’utero, rende possibile un nuovo ciclo ormonale che, per la natura, rappresenta una nuova opportunità di gestazione.
Sindrome premestruale: sintomi
La tensione mammaria è uno dei sintomi più tipici e può essere percepita come una semplice sensazione di seno più denso, pieno o, in modo più sgradevole, come vero e proprio dolore (che noi medici definiamo mastodinia) al semplice contatto con gli indumenti.
Tra i sintomi premestruali c’è anche la secchezza vaginale, che può essere tale da essere percepita come prurito o bruciore vulvare. Spesso le donne che hanno questo disturbo non pensano che possa essere causato dalla ciclicità ormonale e temono di avere una vaginite recidivante (cioè che continua a tornare). Provando a riflettere e ricordare il momento in cui si presentano i sintomi e il momento in cui si risolvono, riusciamo a capire che si tratta molto probabilmente di semplice localizzazione vulvare della sindrome premestruale.
Un altro sintomo lamentato da molte donne è la ritenzione idrica, percepita come pesantezza e gonfiore addominale, al quale si possono aggiungere lievi dolori lombari.
La cefalea, il mal di testa, è un sintomo tipico del giorno prima dell’inizio della mestruazione ed è dovuto al brusco calo degli ormoni.
Il ciclo mestruale e l’umore sono molto connessi in quanto il secondo risente fortemente delle cicliche fluttuazioni degli ormoni: allegro prima e da un giorno all’altro più cupo. Le donne sperimentano un vero e proprio cambio d’umore durante il ciclo accompagnato da bruschi sbalzi, che spesso prendono alla sprovvista loro stesse.
L’arrivo delle mestruazioni può essere accolto quindi con grande sollievo, nonostante i disagi dovuti al flusso di sangue, perché… è l’inizio della fine del momento buio del ciclo. Gli estrogeni cominciano infatti ad aumentare nuovamente alleviando anche i sintomi premestruali.
Sindrome premestruale: rimedi
I sintomi premestruali possono diventare davvero invalidanti, cioè tanto fastidiosi da interferire con una buona qualità della vita. È importante parlarne con la propria ginecologa per individuare eventuali rimedi farmacologici attivi sull’umore.
Più frequentemente si tratta in realtà di un cambio dell’umore durante il ciclo che può essere gestito con la consapevolezza di una propria maggiore emotività e fragilità; per gestire la cefalea invece può essere utile l’assunzione di integratori a base di magnesio, con l’eventuale aggiunta di agnocasto, i cui semi hanno una spiccata azione analgesica.
Per i fastidi vulvari potrà essere sufficiente utilizzare un detergente lenitivo o anche con azione idratante, molto utile per ristabilire l’equilibrio della mucosa.
La pillola estroprogestinica, cioè la pillola contraccettiva, stabilizza l’umore poiché tiene i livelli ormonali di estrogeni e progesterone costanti e bassi (facendo perdere però anche l’euforia che caratterizza l’umore durante l’ovulazione). I preparati multifasici cercano proprio di ricreare le fluttuazioni ormonali naturali, proprio per ridurre i disagi dovuti all’appiattimento dell’umore. Durante la pausa di sospensione si può però presentare la stessa cefalea tipica della sindrome premestruale e anche un brusco calo dell’umore, reso forse più sopportabile dal fatto di essere prevedibile e ben delimitabile nel tempo.
Infine una dieta povera di sale e ricca di vitamine e antiossidanti, unita a un buon sonno ristoratore, sono espedienti importanti contro ritenzione idrica e cefalea, e forniscono un’ottima protezione dall’emotività in questi giorni tanto delicati.
La sindrome premestruale può anche essere letta come una fase del mese in cui siamo obbligate a rallentare, ad avere pazienza con noi stesse e a prendere in considerazione la possibilità che non tutte le nostre emozioni hanno bisogno di essere capite e interpretati… forse hanno solo bisogno di qualche giorno e scivoleranno via spontaneamente.